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Il mondo quell’estate

1936, in Germania si svolgono le Olimpiadi. Hitler le ha volute a tutti i costi, per dimostrare al mondo intero che gli atleti tedeschi sono i migliori in tutte le discipline, e che nessuno può competere con la perfezione dell’uomo “ariano”. Hannes e i suoi amici si ritrovano al deposito, la loro base, seguono tutte le gare sui giornali, e discutono delle medaglie vinte e di come sarà bello quando anche loro potranno indossare l’uniforme della Gioventù Hitleriana. Ma qualcosa inizia a cambiare nell’aria, e Hannes si accorge che in casa qualcosa non va: il padre, noto intellettuale, perde il lavoro al giornale senza motivo, ed è costretto a pulire un bar per portare a casa qualche soldo, e la madre sembra improvvisamente invecchiata. Per di più la nonna, cui è molto affezionato, deve cambiare il suo nome sul campanello, e farsi vedere il meno possibile in circolazione. Hannes cerca di capire, e scopre che anche i suoi vecchi amici stanno cambiando: lo guardano con sospetto, gli chiedono di dimostrare la sua fedeltà alla patria, addirittura un giorno perquisiscono casa sua e sequestrano tutti i libri. Hannes non sa più cosa pensare: da un lato desidera ardentemente essere premiato con il pugnale e i distintivi nazisti, dall’altro, di nascosto, spera che a vincere le gare di atletica siano quei formidabili atleti neri.