copertina di Easy rider

Easy rider

USA, 1969

"Ah, certo... Ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale. Ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura."
Accendi il motore e imbocca l'autostrada, in cerca di avventure e di qualsiasi cosa ti venga incontro. Così inizia Born to be wild degli Steppenwolf, un classico del rock, che ascoltiamo durante i titoli di testa del film. Che poi è proprio come il film inizia. Con Wyatt e Billy, che investono i soldi guadagnati facendo i corrieri di una partita di droga, nell'acquisto di due motociclette. Si mettono in marcia dalla California, con l'obiettivo di raggiungere New Orleans e godersi i festeggiamenti per il Carnevale. E davvero durante il loro viaggio si imbattono nei personaggi e nelle situazioni più diversi, e non si tirano mai indietro: pacifici hippie, droghe più o meno leggere, ragazze curiose, galere, cimiteri e bordelli, cittadini ostili e intolleranti, fughe, viaggi lisergici, e assassinii. Sono gli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta, in un periodo in cui tutta la società occidentale stava rapidamente cambiando. E si sa, raramente i grandi cambiamenti avvengono in maniera serena e pacifica.