copertina di Aspetta primavera, Bandini

Aspetta primavera, Bandini

Di nome faceva Arturo, ma avrebbe preferito chiamarsi John. Di cognome faceva Bandini ma lui avrebbe preferito chiamarsi Jones. Suo padre e sua madre erano italiani ma lui avrebbe preferito essere americano. Suo padre faceva il muratore ma lui avrebbe preferito diventare il lanciatore dei Chicago Cubs. Dura, la vita, per la famiglia Bandini, emigrata in America dall’Abruzzo, abituata alle montagne e alle capre, agli spaghetti e ai pollai. Il capofamiglia, Svevo, sembra aver fallito in tutto e si è incattivito, non fa che lamentarsi e brontolare con tutto e tutti, aspettando un futuro migliore che non arriva mai; sua moglie Maria, una santa donna che sopporta ogni croce, ha il suo rifugio nella fede e nella insopportabile madre, Donna Toscana, che detesta Svevo. E in mezzo c’è Arturo, 14 anni, che divide il letto con i due fratelli e sogna un riscatto che passa per Rosa, la compagna di scuola che lui giura essere la sua fidanzata (lei non è esattamente d’accordo), e per il baseball. Ma per tutto, per riprendere a lavorare, a giocare, per iniziare a vivere, sembra necessario aspettare primavera…