Tante intruse e tanti intrusi

2 dicembre 2017, dalle 16:00 alle 18:00

All'interno delle attività di Bologna Città delle Bambine e dei Bambini, ecco un percorso espositivo ludico che prende il via dal lavoro del giovane illustratore francese Bastien Contraire e si sviluppa negli spazi negli spazi di Biblioteca Salaborsa Ragazzi.

Il percorso, promosso dall'Ufficio Pari Opportunità e Tutela delle Differenze del Comune, è curato dall'Associazione Culturale Hamelin, in collaborazione con Istituzione Biblioteche, Salaborsa Ragazzi, Transbook Children's Literature on the move, Bilbolbul.

Gli allestimenti ludici prenderanno spazio in Biblioteca Salaborsa Ragazzi dal 14 novembre al 2 dicembre.

Nelle date e negli orari che seguono bambine e bambini potranno giocare, guidati da un adulto, alla ricerca di elementi nascosti e di nuove combinazioni d'oggetti in cui l'idea di uguaglianza e diversità verrà messa in crisi. Ci si imbatterà in figure che possono indurre perplessità e domande e la ricerca degli intrusi diventerà complicata. Attraverso attività e giochi si potranno inventare nuovi gruppi e categorie, ribaltare stereotipi, accostare oggetti che normalmente lasceremmo lontani e creare nuovi nessi fra le forme e i significati delle cose.

> 14 novembre dalle 17 alle 19
> 16 novembre dalle 17 alle 19
> 18 novembre dalle 11 alle 12.30 e dalle 16 alle 18
> 22 novembre dalle 17 alle 19
> 25 novembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18
> 29 novembre dalle 17 alle 19
> 30 novembre dalle 17 alle 19
> 2 dicembre dalle 11 alle 12.30 e dalle 16 alle 18

Les intrus è un imagier che mostra in ogni doppia pagina delle tavole enciclopediche con oggetti catalogati per categorie. Uscito per l'editore francese Albin Michel e pubblicato a novembre 2017 per edizioni Clichy in Italia.
In ogni pagina si nasconde un intruso, che per somiglianza di forma si mimetizza con gli altri. Viene così innescato un gioco di ricerca che mette in crisi i principi secondo cui si possono raggruppare le cose, e spinge le bambine e i bambini a interrogarsi sui criteri che ci rendono uguali e diversi, singolari e plurali al tempo stesso, mettendo in luce l'idea di ciò che una comunità rappresenta.