copertina di La vera storia del pirata Long John Silver
Björn Larsson

La vera storia del pirata Long John Silver

Iperborea, 1998
Collocazione: ADO Romanzi LAR
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Alla fine de L‘isola del tesoro il pirata Long John Silver, imbarcato sull'Ispaniola per essere consegnato alle autorità, riesce a scappare, portando con sé parte del bottino, e a Jim non resta che augurarsi per lui un futuro sereno con la sua donna e il pappagallo. Il romanzo di Larsson non è altro che un'ingegnosa e appassionata ipotesi di quanto accade dopo quel momento: si tratta infatti di una sorta di diario del colto pirata con una gamba sola, che ci racconta in prima persona a distanza di anni, dal Madagascar, le sue memorie, sin da quando era ragazzo. I ricordi di Silver si trasformano presto in un saggio sulla pirateria, sulla sua epoca, sulle regole interne, sui legami con le istituzioni e il commercio ufficiale, con lo schiavismo e il contrabbando. Silver rivela la sua diversità rispetto a ogni altro pirata, diversità che già traspariva in Stevenson, l'origine del suo soprannome "Barbecue", la sua personalissima etica che gli ha permesso di rimanere sempre fedele a se stesso. Incontra addirittura Daniel Defoe e lo aiuta nella stesura di un suo saggio sui "gentiluomini di ventura", legge L'isola del tesoro e a partire da questa, risponde direttamente a Jim, che in qualche modo è stato un perfetto allievo della sua strana didattica.