copertina di Quand'ero soldato
Valérie Zenatti

Quand'ero soldato

Junior Gaia
Mondadori, 2003
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Avere diciotto anni in Israele significa dare i successivi due anni della propria vita al Paese, alla sua difesa, alla sua sopravvivenza. Diventare una recluta. Portare l'uniforme. Svegliarsi alle quattro e mezza di mattina. Lavare i piatti di settanta persone. Obbedire alle consegne. Imparare a maneggiare le armi. Sapere la storia e la geografia dei Paesi vicini e nemici. I linguaggi in codice dei piloti nemici. E rischiare la pelle. Che tu sia un ragazzo o una ragazza. Anche quando sei piccola e minuta e gli altri ti chiamano "pomodorino". (da amazon.it)