Immagini sacre e profane


Dipingeva con ambe le mani a un tratto, tenendo in una il pennello del chiaroscuro, e nell'altra quello dello scuro, e avea intorno alla correggia, di cui andava cinto, una quantità di pignatta pieni di colori stemprati, di modo che pareva il diavolo di San Macario, e quando lavorava con gli occhiali al naso avrebbe fatto ridere i sassi.

(Ritratto di Amico Aspertini, da C.C. Malvasia)