Giardini

Parco dei Pini

L’area era nota fino a pochi anni fa come parco Triumvirato, dal nome della via su cui si apre uno degli ingressi (la strada ricorda il convegno dei triumviri del 43 a.C., che ebbe luogo in un’isoletta del Reno nelle vicinanze di Bologna). Il terreno, compreso all’interno di una vasta acquisizione pubblica del 1919, in seguito accolse impianti dell’acquedotto comunale. Tra gli anni ‘60 e’70 circa 4 ettari furono scorporati dall’area di pertinenza dell’acquedotto e destinati a ospitare strutture sportive e verde pubblico. Un vialetto collega i tre ingressi del parco, completamente recintato e parzialmente chiuso dalle vicine costruzioni, e conduce a vari gruppi di panchine e giochi per i bambini, convergendo verso il piazzale del fabbricato che ospitava la piscina comunale. Il parco è caratterizzato da una densa e costante copertura arborea, che si fonde con quella dell’area dell’acquedotto, anch’essa fittamente alberata. Prevalgono frassini e bagolari, ma sono frequenti anche olmi, tigli, spini di Giuda, platani, ippocastani e gruppi di pini, cedri, cipressi.
Il Parco dei Pini

Il Parco dei Pini

Parco dei Pini - Ingresso

Parco dei Pini - Ingresso

Il Parco dei Pini

Il Parco dei Pini

Il Parco dei Pini

Il Parco dei Pini

Il Parco dei Pini

Il Parco dei Pini

Il fiume Reno al Pontelungo

Il fiume Reno al Pontelungo

Una sirena del Pontelungo

Una sirena del Pontelungo

Il fiume Reno rappresentato sul muro esterno del Parco dei Pini in via Triumvirato

Il fiume Reno rappresentato sul muro esterno del Parco dei Pini in via Triumvirato

Il fiume Reno rappresentato sul muro esterno del Parco dei Pini in via Triumvirato

Il fiume Reno rappresentato sul muro esterno del Parco dei Pini in via Triumvirato

Approfondimenti
  • Parchi e giardini di Bologna. Una guida sul verde della città, a cura del Centro Villa Ghigi, Bologna, Compositori, 1996, p. 195
  • I tesori verdi della città, testi di Roberto Diolaiti, Imola, Galeati Industrie Grafiche, stampa 2004, p. 37 sgg.