Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

7 ottobre 1943

Apertura del lager delle Caserme Rosse

Via di Corticella, 40128 Bologna BO

Entra in funzione il campo di transito e smistamento delle Caserme Rosse di via Corticella. Si tratta di un complesso di edifici in aperta campagna costruiti prima della guerra e destinati ad ospitare una scuola per ufficiali della Sanità.

Tra i primi ad essere ospitati in questo lager sono i carabinieri di stanza a Roma che il 25 luglio 1943 hanno arrestato Mussolini per ordine del re e successivamente si sono rifiutati di partecipare al rastrellamento del ghetto ebraico della capitale.

Il 7 ottobre sono stati disarmati per ordine del maresciallo Graziani e avviati alla deportazione in Germania rinchiusi in vagoni piombati, 40 prigionieri in ciascuno. A Bologna vengono fatti scendere in fretta “per fare i bisogni corporali”.

Le Caserme Rosse ospitano i prigionieri razziati durante i rastrellamenti dell'esercito tedesco, soprattutto nelle città e sull'Appennino toscano ed emiliano. Nel solo periodo tra giugno e ottobre 1944 vi transitano circa 35.000 prigionieri.

Nel campo, sorvegliato da soldati tedeschi e repubblichini, è effettuata una visita medica decisiva ai fini dell'assegnazione al lavoro nel Reich - spesso nei lager da cui pochi ritorneranno - o al lavoro sul fronte italiano al servizio dell'Organizzazione Todt e della Wehrmacht.

Solo una piccola parte di prigionieri, per età o per malattia, possono essere dichiarati inabili. L'equipe medica del dottor Antonio De Biase (Delfini, n. 1909) tenta in ogni modo di evitare ai prigionieri le destinazioni più dure.

Intanto diverse organizzazioni caritative si impegnano per alleviare le sofferenze dei rastrellati e rifugiare coloro che riescono a scappare durante i trasferimenti o nella confusione dei bombardamenti: dalla Pro.Ra. di don Giulio Salmi, alla Croce Rossa.

Molti fuggiaschi si nasconderanno presso le famiglie contadine o presso gli ospedali e i conventi di Bologna. Anche il podestà fascista, l'ing. Mario Agnoli, si impegnerà nella protezione e nell'accoglienza dei rastrellati presso le strutture assistenziali cittadine.

Le Caserme Rosse saranno anche luogo di fucilazioni e soppressioni di prigionieri. Dopo la guerra nell'area saranno rinvenute tracce di 16 fosse comuni.

Approfondimenti
  • Lia Aquilano, 1944, vengono i tedeschi ci prendono in casa. I rastrellamenti, i campi di concentramento nell'area toscana, romagnola, bolognese. Prima ricognizione, Bologna, Comitato regionale per le celebrazioni del 50. anniversario della Resistenza e della Liberazione Emilia-Romagna, 1995
  • Lia Aquilano, L'Eucarestia nell'emergenza dell'autunno 1944: le Caserme rosse, in Eucaristia e vita dal medioevo ad oggi a Bologna, Bologna, Edizioni Dehoniane, 1988
  • Peter Louis Arnell, Le stragi compiute in Italia dai reparti tedeschi, 1943-1945, Lecce, Youcanprint Self-Publishing, stampa 2019, pp. 60-62
  • Atlante bolognese. Dizionario alfabetico dei 60 comuni della provincia, testi di Cesare Bianchi, Bologna, Poligrafici Editoriali, 1993, p. 70 (brevi notizie del campo dopo la guerra)
  • Luciano Bergonzini, Demografia, composizione sociale e condizioni di vita nella città in guerra, in Bologna in guerra, 1940-1945, a cura di Brunella Dalla Casa e Alberto Preti, Milano, F. Angeli, 1995, p. 173
  • Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna. Settembre 1943-aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, p. 28
  • Bologna 1938-1945: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 55, 82
  • Anna Maria Casavola, 7 ottobre 1943: la deportazione dei carabinieri romani nei lager nazisti, Roma, Studium, 2008
  • Caserme Rosse, via di Corticella 147. Il lager di Bologna, 8 settembre 1943 - 12 ottobre 1944, Bologna, Anpi Bolognina - Comitato unitario democratico e antifascista della Bolognina e del Navile, 2007
  • Davide Daghia, Bologna insolita e segreta, Versailles, Jonglez, 2017, p. 271
  • Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, p. 99, nota 98
  • Federico Gambetti, L'ultima leva. La scelta dei giovani dopo l'8 settembre 1943, Bologna, Ponte Nuovo, 1996
  • Luciano Gherardi, Appunti storici e nodi della memoria. Il libro d'oro di Don Giulio Salmi, Bologna, ONARMO, 1994, pp. 15-22
  • Ricciotti Lazzero, Il sacco d'Italia. Razzie e stragi tedesche nella Repubblica di Salò, prefazione di Simon Wiesenthal, Milano, A. Mondadori, 1994
  • Alberto Mandreoli, Vangelo e coscienza. Antifascismo e resistenza dei cattolici bolognesi, Trapani, Il pozzo di Giacobbe, 2015, pp. 96-97
  • Nettuno d'oro a Mons. Giulio Salmi. Incontro con gli ex rastrellati e deportati alle Caserme Rosse, Bologna, Comune di Bologna, 1996
  • Lucio Pardo, Carolina Delburgo, Barbarie sotto le due torri. Leggi razziali e Shoah a Bologna, s.l., s.e., 2018, p. [42]
  • Piccola miscellanea per il carme giubilare a don Giulio Salmi 1943-1993, Bologna, villa Pallavicini, 4 ottobre 1993, S. Lazzaro di Savena, SAB, 1993, pp. 14-15
  • La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, p. 39
  • Armando Sarti, Caserme Rosse: c'è ancora qualcosa da conoscere!, in "Resistenza. Organo dell'ANPI Provinciale di Bologna", 1 (2007), p. 7
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